Come insegnare l’inglese ai bambini con difficoltà? Strategie efficaci nella scuola di lingua inglese
di Marek Los – giurista, docente di lingue, fondatore del metodo LRP & Use with Ease, esperto internazionale nell’apprendimento personalizzato
In ogni classe, in ogni gruppo, persino nel miglior corso della più qualificata scuola di lingua inglese, c’è sempre almeno un bambino che sembra “fare più fatica degli altri”. A volte non memorizza i vocaboli. A volte non capisce le regole grammaticali. Altre volte guarda nel vuoto quando è il suo turno di parlare. I genitori si preoccupano. L’insegnante si sente frustrato. E il bambino… si chiude, giorno dopo giorno, al mondo delle lingue.
Ma davvero tutti possono imparare l’inglese?
Sì, tutti. Ma non tutti allo stesso modo.
Questa è la mia convinzione più profonda dopo oltre 20 anni di insegnamento delle lingue a bambini, adolescenti e adulti in tutta Europa e America Latina. Come fondatore del metodo LRP & Use with Ease, ho lavorato con studenti con dislessia, ADHD, difficoltà emotive, sindrome di Asperger e disturbi misti del linguaggio. Ho visto miracoli. Ma non erano miracoli: erano il frutto di didattica empatica e strategie giuste.
Chi sono i “bambini con difficoltà”?
Parlare di “bambini con difficoltà” è un’etichetta comoda, ma spesso riduttiva. Ogni bambino è un universo a sé. Tuttavia, nel contesto dell’apprendimento linguistico, possiamo individuare alcune categorie ricorrenti:
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Dislessia o disortografia
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Disturbo da deficit di attenzione con o senza iperattività (ADHD)
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Difficoltà nella memoria di lavoro
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Ritardo del linguaggio
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Ansia sociale o mutismo selettivo
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Difficoltà affettivo-relazionali o esperienze scolastiche negative
Questi bambini non sono “meno intelligenti”. Al contrario: spesso sono più sensibili, più creativi, più profondi. Ma per apprendere l’inglese, hanno bisogno di un ambiente protetto, stimolante e flessibile.
Scuola di lingua inglese o lezioni tradizionali?
La scuola di lingua inglese rappresenta spesso una seconda chance per questi bambini. Nelle scuole statali il programma è rigido, le classi numerose, gli insegnanti sotto pressione. In una scuola privata come Moose.it, possiamo invece offrire:
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Lezioni individuali o in mini-gruppi
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Metodo su misura, basato sui punti di forza del bambino
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Insegnanti formati nella pedagogia speciale
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Materiali visivi, multisensoriali e interattivi
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Feedback costante ai genitori
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Ritmo di apprendimento personalizzato
Le 5 strategie che fanno la differenza
1. Insegnare attraverso il corpo (TPR – Total Physical Response)
I bambini con difficoltà spesso imparano attraverso il movimento. Saltare, mimare, cantare, toccare oggetti mentre ascoltano parole in inglese attiva zone cerebrali diverse rispetto alla lezione frontale. Il metodo TPR è perfetto per introdurre verbi d’azione, preposizioni, oggetti quotidiani.
2. Visualizzare tutto: parole, regole, emozioni
Una lavagna vuota spaventa. Una pagina piena di testo paralizza. Ma una parola accompagnata da un disegno, un colore, un’icona? Diventa viva. I nostri corsi di inglese per bambini prevedono sempre supporti visivi: flashcard, mappe mentali, immagini reali. Questo aiuta la memoria visiva, fondamentale nei bambini con DSA.
3. Utilizzare la musica e il ritmo
Le canzoni non sono solo divertimento. Sono uno strumento potente per fissare suoni, accenti, strutture grammaticali. In particolare per bambini con difficoltà di attenzione o disturbo del linguaggio, il ritmo e la ripetizione aiutano l’acquisizione naturale dell’inglese.
4. Dare tempo, spazio e fiducia
Mai forzare un bambino a parlare. Mai ridicolizzarlo per una pronuncia sbagliata. L’ansia blocca l’apprendimento. Ogni corso di inglese personalizzato inizia con una fase di “warm-up emotivo”, dove l’insegnante costruisce una relazione affettiva e crea un luogo sicuro per sbagliare.
5. Celebrarne ogni piccolo progresso
Per un bambino insicuro, dire una frase in inglese può essere come scalare l’Everest. L’insegnante deve essere un coach, un alleato, un motivatore. Ogni lezione è l’occasione per rinforzare l’autostima. E quando la fiducia cresce… cresce anche l’inglese.
Il ruolo dei genitori: alleati silenziosi ma fondamentali
Molti genitori chiedono: “Devo ripetere l’inglese con mio figlio a casa?” La risposta è: dipende.
Se il bambino vive la lezione con piacere, è probabile che voglia ripetere a casa le canzoni o i giochi. Ma mai forzare. Il ruolo del genitore è accompagnare, osservare, sostenere, non sostituire l’insegnante.
Un consiglio utile: rinforzate positivamente l’esperienza. Non chiedete “Cosa hai sbagliato?”, ma piuttosto: “Quale parola nuova ti è piaciuta di più oggi?”
Corsi di inglese per bambini con bisogni speciali: la proposta Moose.it
Come scuola di lingua inglese attiva in tutta Italia (online e in presenza), Moose.it offre corsi di inglese per bambini con difficoltà di apprendimento che uniscono:
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Didattica personalizzata
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Insegnanti pazienti e formati
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Supporto continuo alle famiglie
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Piattaforma digitale intuitiva
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Materiali multisensoriali e coinvolgenti
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Ambienti sereni e accoglienti
Offriamo lezioni sia in aula (es. a Roma, Milano, Torino, Napoli) che online, con la stessa qualità e attenzione pedagogica.
Conclusione: ogni bambino può amare l’inglese, se lo aiutiamo nel modo giusto
Le difficoltà non sono barriere: sono porte da aprire con la chiave giusta. L’inglese può diventare un alleato, un gioco, un’amicizia. Nella mia esperienza con migliaia di studenti, ho imparato che non esistono bambini incapaci – solo metodi sbagliati.
Alla Moose.it, crediamo che l’insegnamento debba essere umano, rispettoso, empatico e creativo. Per questo, i nostri corsi di lingua inglese per bambini non sono solo istruzione: sono un percorso di crescita, fiducia e scoperta.
Marek Los
Giurista, insegnante, esperto in linguistica applicata
Fondatore del metodo LRP & Use with Ease



