Capire il tempo e l’azione in cinese
Una guida chiara del Centro Linguistico Moose per chi studia il mandarino
Le particelle di aspetto 了, 过, 着. Chi inizia a studiare cinese si accorge presto di una grande differenza rispetto all’italiano o all’inglese: il cinese non ha i tempi verbali.
Non esiste il passato, il presente o il futuro come li intendiamo noi.
E allora — come si esprime il tempo in cinese?
La risposta sta nelle particelle di aspetto: 了 (le), 过 (guo) e 着 (zhe).
Sono piccole, ma potentissime: cambiano completamente il significato di una frase e permettono di capire quando e comeun’azione avviene.
In questo articolo, preparato dagli insegnanti del Centro Linguistico Moose, scopriremo come usarle, con esempi chiari e consigli pratici per evitare gli errori più comuni.
1. Cos’è una particella di aspetto?
Le particelle di aspetto non indicano il tempo (come “ieri”, “oggi”, “domani”), ma la natura dell’azione: se è completata, in corso, abituale, o se è già successa in passato.
In cinese, la grammatica non risponde alla domanda “quando?”, ma alla domanda “com’è l’azione?”.
Per questo si parla di “aspetto verbale”.
Le tre particelle principali sono:
-
了 (le) – azione conclusa o cambiamento di stato,
-
过 (guo) – esperienza passata,
-
着 (zhe) – azione continua o stato persistente.
Vediamole una per una.
2. 了 (le): l’azione completata
Significato
La particella 了 si usa per indicare che un’azione è completata o che c’è stato un cambiamento di situazione.
Non significa automaticamente “passato” — indica piuttosto che l’azione è finita, indipendentemente dal momento in cui è avvenuta.
Struttura
Solitamente si mette dopo il verbo:
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我吃了饭。(Wǒ chī le fàn.) – Ho mangiato.
-
他去了北京。(Tā qù le Běijīng.) – È andato a Pechino.
Attenzione: “le” di cambiamento
A volte 了 appare alla fine della frase per indicare un cambiamento di stato:
-
下雨了。(Xià yǔ le.) – È iniziato a piovere.
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我有钱了。(Wǒ yǒu qián le.) – Adesso ho soldi (prima non ne avevo).
In questo caso non parla di un’azione, ma di una nuova situazione.
Errori comuni
Molti studenti italiani usano 了 in ogni frase al passato.
Sbagliato!
Se dici “ieri ho studiato” puoi dire 我昨天学习了 (Wǒ zuótiān xuéxí le), ma se vuoi dire “ieri ho studiato tutto il giorno”, meglio usare senza 了 o con un complemento di durata:
-
我昨天学习了一天。(Wǒ zuótiān xuéxí le yì tiān.)
La presenza o assenza di 了 cambia sfumature sottili ma importanti.
3. 过 (guo): l’esperienza
Significato
过 indica che qualcosa è già accaduto almeno una volta nella vita di chi parla, cioè un’esperienza vissuta.
È simile al perfetto inglese (“I have been…”, “I have tried…”).
Struttura
Si mette dopo il verbo:
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我去过中国。(Wǒ qù guo Zhōngguó.) – Sono stato in Cina (almeno una volta).
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你看过这部电影吗?(Nǐ kàn guo zhè bù diànyǐng ma?) – Hai visto questo film?
Differenza con 了
-
我去了中国。– Sono andato in Cina (azione concreta, conclusa).
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我去过中国。– Sono stato in Cina (esperienza generale).
Nota culturale
In Cina si usa spesso 过 per raccontare esperienze, viaggi o attività fatte nel passato, anche se una sola volta.
È una particella molto “umana”: serve per parlare della propria vita.
4. 着 (zhe): l’azione in corso o lo stato continuo
Significato
着 indica che un’azione è in corso, prolungata o persistente.
Può essere tradotta con “mentre”, “tenendo”, “essendo in uno stato”.
Struttura
Si mette dopo il verbo:
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他穿着红衣服。(Tā chuān zhe hóng yīfu.) – Indossa vestiti rossi.
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门开着。(Mén kāi zhe.) – La porta è aperta.
着 mostra che qualcosa è in uno stato continuativo, non momentaneo.
Differenza con 了
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门开了 – La porta si è aperta (cambiamento).
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门开着 – La porta è (rimane) aperta (stato).
着 si usa spesso insieme ad altri verbi, per descrivere azioni simultanee:
-
他笑着说。(Tā xiào zhe shuō.) – Parla sorridendo.
5. 了, 过, 着 – confronto sintetico
| Particella | Tipo di azione | Esempio | Traduzione |
|---|---|---|---|
| 了 (le) | Azione completata / cambiamento | 我吃了饭。 | Ho mangiato. |
| 过 (guo) | Esperienza passata | 我去过中国。 | Sono stato in Cina. |
| 着 (zhe) | Azione in corso o stato continuo | 门开着。 | La porta è aperta. |
Capire la differenza tra queste tre particelle è una delle sfide più importanti per chi studia cinese.
Ma una volta compresa la logica dell’aspetto verbale, tutto diventa più naturale.
6. Come impararle davvero: consigli pratici dal Centro Linguistico Moose
-
Non tradurre parola per parola.
In cinese le particelle esprimono concetti, non tempi. Pensa “azione completata” invece di “passato”. -
Usa esempi reali.
Crea frasi che ti riguardano:-
我去过意大利。– Sono stato in Italia.
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我看着手机。– Guardo il telefono.
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Impara con la voce.
Ripetere ad alta voce è essenziale per interiorizzare le particelle — per questo, nei corsi Moose, ogni lezione è dialogata. -
Fatti correggere da un insegnante.
Il cinese ha molte sfumature: a volte 了 è obbligatorio, a volte sbagliato.
I docenti del Centro Linguistico Moose ti aiutano a capire la logica dietro ogni caso, senza memorizzare regole meccaniche.
7. Perché studiare cinese con il Centro Linguistico Moose
Il cinese è una delle lingue più affascinanti e richieste al mondo.
Impararlo bene, però, richiede metodo, costanza e guida esperta.
Il Centro Linguistico Moose, con sede a Roma Prati, offre:
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corsi individuali e di gruppo di lingua cinese,
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insegnanti madrelingua qualificati,
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metodo “LRP & Use with Ease”, basato su uso reale della lingua,
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lezioni online o in presenza, anche per principianti assoluti.
Con Moose, imparare cinese diventa un’esperienza culturale completa: impari la lingua, ma anche la logica e la mentalità del pensiero orientale.
8. Conclusione
Le particelle 了, 过 e 着 sono la chiave per capire come il cinese “vede” il tempo: non come una linea, ma come un ciclo di azioni e stati.
All’inizio possono sembrare difficili, ma con la giusta pratica e un insegnante esperto, diventano naturali e persino intuitive.
Il segreto? Impararle vivendo la lingua, non studiandola soltanto.
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